Sunday, October 31, 2010

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Caspar David Friedrich

If the nineteenth-century Romanticism revealed the cosmic pessimism of the depth of feeling within, Friederich brings you the iconographic imagery with symbolic visions of this microcosm of the human search blend of melancholy with the immensity of the Universal macrocosm. A first floor suffered a distant background and alienating, difficult to grasp, understand, in a sense of infinite intangible and mysterious. Symbols are embodied on the canvas, by embodying the elevation of man through meditation ether questions of existence. Nature wears signs to decipher: the mountains are faith, hope the firs, the dawn eternal life, the moon illuminating the advent, and red for love, ivy immortality, the eternal sea, the boats transit to eternal life, the evergreen pine and oak twisted Christianity opposed the pagan world. In each context, the nature has in the divine and the search amazed / frightened man immerso nella solitudine della sua finitezza, sempre in cerca dell'unione con l'infinito naturale. La tensione di quello sguardo contemplativo verso spazi infiniti senza tempo che portano l'uomo in un luogo lontano dell'io. Friedrich scriveva che "il divino è ovunque, anche in un granello di sabbia; una volta l'ho raffigurato in un canneto". I suoi personaggi sempre colti , con idea molto innovativa, di spalle, alla stessa altezza del nostro sguardo coinvolgendoci in un'identificazione speculare, davanti allo spettacolo grandioso di un qualcosa di arcano, come quel viandante sul mare di nebbia , manifesto del suo tempo, colto in una solitudine eroica davanti ad un abisso senza tempo, anelando e temendo di sprofondare in quell'immensità, di perdersi in quella visione che contempla vita, morte, inizio, fine, rinascita. C'è un altrove, come un mare di ghiaccio artico, dove tutto si annulla in una eterna fissità, senza spazio e tempo, in cui la vita s'incaglia , ma è un attimo nell'esistere di quell'assoluto. Noi eterni viaggiatori in un crepuscolo, contempliamo l'attimo in cui tutto si trasforma intorno a noi, e il paesaggio si fa luogo dell'anima.
Friedrich -L'unica vera sorgente dell'arte è il nostro cuore, il linguaggio di un animo infallibilmente puro. Un'opera che non sia sgorgata da questa sorgente può essere soltanto artificio. Ogni autentica opera d'arte viene concepita in un'ora santa e partorita in un'ora felice, spesso senza che lo stesso artista ne sia consapevole, per l'impulso interiore del cuore.

Friedrich -per vivere in eterno,bisogna spesso abbandonarsi alla morte


L'amico medico Schubert :« In un primo tempo non mi saziavo di guardare quell'uomo straordinario; ...... La serietà malinconica, che si mostrava soprattutto nella fronte, era addolcita dallo sguardo dei suoi occhi azzurri, ingenuo come quello di un bambino e sulle sue labbra aleggiava un che di scherzoso. Era in lui una mescolanza curiosa di profonda serietà e di gaiezza scherzosa, come a volte si trova tanto nei più grandi spiriti malinconici quanto in the most comical. "

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